GULF E STEVE MQUEEN, ESSENZA DI SPORTIVITA
PER ABBIGLIAMENTO MOTO, AUTO E QUOTIDIANO
Lo spirito di competizione fa parte della natura umana. Il connubio fra la nostra tendenza innata a gareggiare con l’adrenalina provocata dalla velocità ha creato le corse di cavalli prima e corse automobilistiche e motociclistiche nei nostri giorni. Il voler sfidare il pericolo, se stessi e gli altri, la voglia insaziabile che ha l’uomo di migliorare i propri risultati e le proprie conoscenze ha creato pagine indimenticabili della nostra storia e della nostra cultura.
Piloti, case automobilistiche, marchi e circuiti sono entrati nell’immaginario comune come sinonimo di eccellenza, velocità pura, dedizione, sacrificio e coraggio. Le emozioni che ci hanno regalato le imprese di piloti e centauri hanno creato dei veri e propri miti. È per farci rivivere questi momenti che molte aziende legate al mondo dei motori hanno creato linee di abbigliamento moto e auto con i loro colori.
Gulf e Steve Mc Queen, nasce il mito
Classico esempio è il mito che si è creato intorno al marchio Gulf e alla figura di Steve McQueen grazie al film Le Mans. Questo film del 1971, diretto da Lee H. Katzin vede Steve McQueen nei panni di un pilota della Gulf Porsche 917 K n. 20 ufficiale impegnato nella gara di Le Mans. La Porsche 917 è di per sé una macchina storica. È questa che ha portato la Porsche alla sua prima affermazione nella famosa competizione automobilistica di Le Mans proprio nel 1970, successo bissato anche nel 1971. .
Le riprese di questo film sono state effettuate durante la gara del ’70 e nei tre mesi successivi. Per rendere le riprese il più reali possibile la casa cinematografica iscrisse una propria macchina alla gara. Era una Porsche 908/2 con i colori dello sponsor e il numero 29, numero con il quale Steve McQueen aveva conquistato il secondo posto alla 12 ore di Sebring qualche mese prima. Nonostante le modifiche aerodinamiche per le telecamere e le frequenti soste per cambiare i rullini questa vettura terminò la gara in nona posizione.
Steve McQueen, appassionato di tutto ciò che aveva motore sceglieva attentamente il suo abbigliamento moto e l’abbigliamento per quando guidava un’auto. Ha investito 7,5 milioni di dollari in questa produzione. Inizialmente Steve McQueen ha perso la scommessa: il film ebbe scarso successo e fu considerato un fallimento nella sua carriera. Oggi questo film è diventato iconografico e uno dei più conosciuti di Steve McQueen.
Il marchio Gulf ha una lunga storia di sponsorizzazioni automobilistiche che inizia negli anni 30 con la famosa gara di Indianapolis. Una svolta si ebbe nel ‘67 quando i colori celeste e arancione, ancor oggi usati, fecero il debutto nelle macchine sponsorizzate dalla Gulf. Un’altra data storica è il 1968 con la prima vittoria di una macchina sponsorizzata Gulf. Era una Ford GT40 della JWAE, le cui gesta sono raccontate nel film Le “Mans 66” del 2019, ma questa è un’altra storia.
Due anni dopo arrivò la prima vittoria della Porsche, sponsorizzata Gulf, di cui abbiamo già parlato. La Gulf detiene un altro record nel circuito di Le Mans: la vittoria nel 1975 della Mirage sotto denominazione Gulf GR-8 è stata l’unica gara vinta da una macchina registrata con il nome dello sponsor. I colori arancione e blu sono entrati nella leggenda delle corse grazie alla loro lunga storia, le numerose vittorie e anche il film di Steve McQueen.
Ecco perché nel 2004 è diventata la prima compagnia petrolifera a registrare come marchio i propri colori. I suoi iconografici azzurro e arancione sono stati usati per creare la linea di abbigliamento moto e casual Gulf Steve McQueen.
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